Words by Lo-Fi Boi / Pictures by Alexei “Lone Wolf” Popov

It’s 6/6 and the italian fixed gear scene gives us a lot of superlative events, but we are assholes so me and Alexei a.k.a. Lone Wolf decide to do a very asshole thing: Bologna – Roma on fixed gear bikes. I think it is not too much for me to do 420 km, so I decide to shit out of the pot and to go brakeless. JERK.

I knew I wasn’t ready for this adventure, in 6 months I haven’t ridden so much, and I’ve never done something like that. However, I take a train to Bologna from Ascoli Piceno, where 5 hours and 2 trains later, Alexei was waiting for me, already a “little bit drunk”. We have 3 hours before leaving Bologna, and the question is: “Sleeping or drinking?”. What a stupid question “We drink!”. So we go to a place with a lot of good beer for a pre-hydration session.

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Just 2 pints and there are only two hours left from the start. So we decide to eat something in a greek fast food (because we know that nutrition is important in sport), and sleep at least 1 hour.

It’s 2:45 and the alarm clock  is ringing, we have to wake up. We just dress up and wash our faces, and at 3:15 we are on the road. At the first bar we have a technical stop for breakfast.

We leave Bologna and the road becomes quieter and darker, we overcome quickly Sasso Marconi and before the dawn we are at the bottom of the first climb.

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Now the sun has rose and we have reached our first climb, the road goes down and at the first shop/bar we have a snack with a special recipe, even though the greek lunch of the previous night is still in our stomach.

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At the end of the downhill it’s all flat until Empoli, we go fast and at 10:30 we arrive there, just a break for a snack and we leave again. A few kms and Alexei has a flat in Valtellina street. Coincidence? I don’t think so… Maybe it’s a omen.

Kilometers run fast and at lunch time we are 10 km from Siena, the road goes up again and it’s fuckin’ hot. Alexei’s garmin says 39,4°C,  so we decide to have a break for lunch. It’s time for “the bomb”.

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Sated and flushed we head out to the hill near Siena, but the high temperature and the rise took away all the water we have in our water bottles. From here it’s all suffering, we frequently stop to refill our water bottles and we go very slowly. Only the beautiful Tuscany hills give us a little relief. 4 hours later we had run only 60 kms. My expectations about arriving in Rome before midnight collapse. Then the coup de grace, the  detour to Radiocofani, a terrible hill takes us to Satan’s house. We arrive up on the hill and the sun is going down. The descent is terrifying, I eat a lot of gnats and I avoid a wild boar crossing the road.

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It’s almost night and we are 150 km from Rome. I call my girlfriend just to say: “Don’t wait me awake”.

Now the road is flat but we continue to eat gnats, in fact I’m not hungry. We pedal in darkness and there’s no place to stop. Finally we reach Acquapendente, another hill, and we find an open bar. I want to sleep, and I go around to find a place. After 1 hour and two places too much expensive for us I decide to try to get to Bolsena, where we stop near the lake and sleep 1 hour in a park (bad idea: I was freezing).

I’m exhausted but the first train station is Viterbo; it isn’t far but there’s another hill in between: Montefiascone. Damn it! I try to sleep while riding but it is not a good idea, so in Montefiascone I sleep 30 minutes on a bench in front of the police station.

After the last Satan’s downhill we are in Viterbo. Lone Wolf tries to convince me to reach Rome (70 km left): “Come on we are almost arrived, and when we’ll be in Rome we’ll go up to the Zodiaco” (the Zodiaco is one of the highest places in Rome, so you can imagine how is road to get there…). I send him to hell and I buy the train ticket while he takes the road to Rome.

I’m fucking tired, I failed, but it was awesome.

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A few hours later, after a shower and before going to sleep, I saw a Lone Wolf photo on instagram: “What an asshole!” I shut down everything and I finally go to sleep.

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Di cose da stronzi ce n’erano da fare  il 6/6, ma io e Alexei, a. k. a. Lone Wolf, abbiamo deciso di fare una cosa da stronzissimi: Bologna Roma in scatto fisso; e poi visto che non era abbastanza, ho deciso di cagare fuori dal vaso e andare pure brakeless. Sapevo di non esser pronto per una cosa del genere, visto che da gennaio ho fatto praticamente tre volte il chilometraggio che stavo per affrontare, ma comunque venerdì nel tardo pomeriggio, parto da Ascoli Piceno alla volta di Bologna, dopo più di 5 ore e 2 regionali finalmente arrivo a destinazione dove Alexei mi aspetta già bello caldo: “che si fa si va a dormire o si va a bere qualcosa?”, che domande dobbiamo partire alle 3 ed già quasi mezzanotte, si va a bere! Andiamo quindi diretti in un posto pieno di birre ottime. Giusto un paio di pinte ed è già l’una, optiamo per una fugace sosta in un fast food greco (si sa bisogna alimentarsi bene prima di affrontare una pedalata del genere) prima di andare a stenderci giusto un’ora prima della partenza. La sveglia ci avvisa che sono le 2:45 ed è ora di prepararsi alle 3:15 siamo in strada con gli occhi ancora appannati ma partiamo, non prima di aver fatto colazione in uno dei pochi bar aperti che troviamo nei primi chilometri. Abbandoniamo Bologna le strade si fanno silenziose buie e poco trafficate, passiamo abbastanza velocemente Sasso Marconi, e con le prime luci dell’alba la strada comincia già ad inerpicarsi. Ormai è giorno ed abbiamo già affrontato la prima salita, con il nostro spuntino greco della notte prima che si faceva sentire prepotente, nonostante tutto al primo bar/supermercato ci fermiamo  per riprendere un po’ di energia con una ricetta speciale. Ci attendono una discesa e poi tutta pianura fino ad Empoli, infatti scorre tutto veloce e già alle 10:30 siamo là con nostro sommo stupore tanto da illuderci di un probabile arrivo in serata a Roma, nonostante avessimo avuto già le prime avvisaglie che questo non sarebbe mai successo, infatti Alexei fora in via Valtellina, una coincidenza, io non credo, forse un segno premonitore. I chilometri passano veloci e per pranzo siamo a 10 km da Siena, il caldo e la strada cominciano a salire, il termometro segna 39,4° e decidiamo di concederci un lauto pranzo, io tiro fuori la bomba. Satolli e accaldati riprendiamo la strada per Siena, il caldo torrido e la strada in salita ci fa fare subito fuori le borracce appena riempite. Da qui comincia il martirio le ore passano ma i chilometri sembrano sempre quelli ma almeno il paesaggio ci da sollievo, le colline toscane hanno sempre un gran fascino. Le soste per fare il pieno di liquidi sono sempre più frequenti e le convinzioni cominciano a vacillare. In poco più di 4 ore riusciamo a fare solo 60 km, poi il colpo di grazia. Una deviazione ci costringe a salire fino al paese di Radiocofani lungo una salita che sembra interminabile, arriviamo in cima che ormai il sole sta tramontando e le indicazioni per Roma non sono confortanti mancano ancora più di 150 km. Affrontiamo un’altrettanto estenuante discesa, cibandoci di moscerini e schivando cinghiali. Cominciano i miei primi segni di cedimento, bad news baby ci sono gli ultimi spiragli di sole e noi siamo ancora in toscana, seguono bestemmie. La strada decide di graziarci per un po’ con un po’ di pianura, ma i moscerini non danno tregua e noi continuiamo a mangiarli. Ormai e buoi pesto, la strada è desolata e non c’è neanche un posto dove fermarsi. Dobbiamo arrivare ad Acquapendente e affrontare l’ennesima salita prima di trovare un bar aperto.  Io decido definitivamente di mollare, quindi proviamo a cercare un posto dove dormire ma il portafoglio e i prezzi non aiutano, quindi dopo una lunga sosta si riparte per Bolsena.  Non sento più il culo e le mani stare in sella è veramente difficile adesso, come se non bastasse oltre agli occhi che cominciano a chiudersi per il sonno, c’è una discesa da affrontare ed è completamente al buio, per fortuna c’era la potente luce del lupo. Bolsena finalmente, troviamo un parco con delle panchine e ci facciamo giusto un’ora di sonno poi i brividi di freddo ci ricordano che siamo a due passi dal lago e noi ovviamente non abbiamo niente per coprirci. Sono stremato, ma è inutile rimanere lì bisogna arrivare almeno fino a Viterbo per prendere un fottutissimo treno. Non manca molto ma c’è da svalicare Montefiascone. Nel frattempo provo a vedere se riesco a dormire e pedalare ma non sembra sia fattibile quindi mi butto su una panchina davanti ai carbonieri giusto il tempo di riprendere un minimo di lucidità per affrontare un’altra discesa di satana al buio. Con le ultime forze raggiungo la stazione di Viterbo dove Lone Wolf prova a convincermi ad arrivare a Roma: “dai andiamo arrivati a Roma andiamo allo zodiaco” (per chi non lo sapesse è uno dei punti più alti la città dove è anche posizionato l’osservatorio astronomico, e per arrivarci vabbé lo immaginate no). lo mando allegramente a cagare e compro il biglietto del treno, mentre lui riparte. Sono morto, ho fallito, ma è stato comunque fantastico.Poche ore più tardi quando ormai ero a casa bello docciato e finalmente pronto per dormire avrò suo notizie tramite una foto su instragram. Ho spento tutto e sono andato a dormire.

  • Georg
    http://Hoffisterei.de

    The Boi and The Beast ….

    June 29th, 2015 23:33
    Reply
    01

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